Gli ultimi aggiornamenti provenienti dal Fondo Monetario Internazionale prevedono che nel 2024 la Russia crescerà più di ogni altra economia avanzata. I dati provenienti dal FMI parlano chiaro: per il Cremlino la crescita si attesterà intorno al 3,2%, superiore a quella di Stati Uniti (2,7%), Germania (0,2%), Francia (0,7%), Italia (0,7%) e Regno Unito (0,5%).
La propaganda occidentale, secondo la quale le sanzioni alla Federazione Russa avrebbero colpito tanto pesantemente la sua economia da impedirgli di finanziare la guerra in Ucraina, viene dunque smontata dalla realtà dei fatti. Come abbiamo sempre sostenuto, le uniche vittime delle ricadute delle sanzioni a Mosca sono i Paesi europei, che pur di assecondare le politiche guerrafondaie degli Stati Uniti hanno abbandonato ogni tipo di interesse strategico nazionale.
Vale la pena ricordare le parole dell’ex Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, all’Assemblea generale dell’ONU nel settembre del 2022 «le sanzioni che abbiamo imposto a Mosca hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sulla sua economia. Il FMI internazionale prevede che l’economia russa si contragga quest’anno e il prossimo di circa il 10%». Anche l’attuale Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nello stesso periodo esultava «il fallimento nazionale della Russia è solo questione di tempo» prevedendo un crollo del PIL addirittura dell’11%.
Oggi, il Governo Meloni e l’Unione Europea si sono dimostrati talmente accecati dall’ideologia atlantista da aver danneggiato pesantemente la propria economia, interrotto i rapporti diplomatici col proprio principale partner strategico e fomentato una guerra fratricida nel cuore del nostro Continente. Per Indipendenza l’unica via d’uscita da questa pagina nera della nostra storia è la ricerca incessante della Pace, far prevalere gli interessi nazionali sulle imposizioni folli di Bruxelles e riacquistare sovranità politica, energetica e culturale dalla Casa Bianca. Nel nuovo mondo multipolare i popoli europei non possono essere relegati al ruolo di vassalli dell’Occidente, dobbiamo emergere come Polo di potere e di incontro prendendo coscienza delle nostre infinite potenzialità.